Il Territorio
Nel territorio della macro-area E la coltura è concentrata in 12 comuni (Acerno, Calvanico, Castiglione del Genovesi, Giffoni Valle Piana, Giffoni Sei Casali, Montecorvino Rovella, Olevano sul Tusciano, San Cipriano Picentino, S. Mango Piemonte, Montecorvino Pugliano, Fisciano, Baronissi) ed occupa una superficie di circa 3000 ettari sui circa 3.300 complessivi della provincia di Salerno. Questa zona è oggetto del marchio collettivo nocciola di Giffoni riconosciuto dalla CEE con l’Indicazione Geografica Protetta. Questa nocciola, costituita dalla cultivar Nocciola di giffoni IGP, per le sue caratteristiche organolettiche e morfologiche (uniformità della forma e facilità di pelatura), è particolarmente pregiata ed adatta alla trasformazione; tanto che le industrie la utilizzano come materia prima per le linee di alta pasticceria dove utilizzano le nocciole intere.
La coltura nella zona è molto diffusa e praticata in un gran numero di aziende, anche se la dimensione media aziendale (3-4 ha) è ancora ridotta, ed è spesso praticata solo come attività secondaria. Queste aziende sono localizzate per lo più in aree collinari, in parte in bassa montagna e solo poche in pianura. Questa zona è caratterizzata dalla coesistenza di colture promiscue e di quella specializzata. Gli impianti promiscui si localizzano prevalentemente nella Valle dell’Irno e del Tusciano, mentre impianti più specializzati si ritrovano nella Valle del Picentino. Una maggiore resa ed un miglioramento qualitativo del prodotto che, ancorché soddisfacente, potrebbe ancora migliorare deve passare necessariamente per un adeguamento delle tecniche colturali e di difesa fitosanitaria integrata. Le forme di allevamento degli impianti utilizzate non si discostano molto rispetto a quelle utilizzate nelle altre zone analizzate, ad alberello o policaule.
Nelle zone pianeggianti la meccanizzazione riguarda anche le operazioni di lavorazione dei terreni e dell’irrigazione. Nella zona la presenza della filiera si limita ancora soltanto alla parte agricola. Gli agricoltori eseguono solo l’essiccazione del nocciolo, solo in minima parte il prodotto viene venduto ad aziende artigiane locali che commercializzano il prodotto tostato e confezionato o sottoforma di granaglie o crema di nocciole.