La Produzione
Il sistema produttivo locale che caratterizza i territori dei Monti Picentini si presenta alquanto diversificato: l’agricoltura, con le sue pregiate produzioni tipiche, rappresenta il settore principale ma significative sono anche le presenze di laboratori artigiani di produzione e di unità locali operanti nel settore terziario.
Il comparto agricolo ha una SAU di circa 11.000 ha in buona parte occupati da colture permanenti (circa il 65%) tra cui spicca la frutticoltura (che occupa circa il 46% del totale delle colture permanenti) non solo per le superfici occupate ma anche per la varietà e la qualità delle cultivar tra le quali la nocciola di Giffoni IGP. Anche le produzioni olivicole, che occupano il 26 % circa del totale investito dalle colture permanenti, forniscono materia prima per la produzione dell’olio DOP extravergine di oliva. Anche le attività zootecniche sono diffuse e orientate soprattutto alle lavorazioni lattiero-casearie.
Le attività artigianali sono piuttosto diffuse e orientate principalmente alla lavorazione del legno, della terracotta e delle ceramiche. In alcuni casi le attività sono legate alla tradizione artistica come nella lavorazione del rame. Da ricordare le attività artigianali di tipo dolciario che utilizzano le produzioni tipiche della nocciola e della castagna.
La rilevanza della nocciola nel territorio interessato dal PSL, con particolare riferimento alla zona dei Monti Picentini e dell’Irno, emerge dall’analisi delle superfici, infatti questa coltura è tra le più diffuse delle colture frutticole (occupa circa 3000 ettari, ISTAT,1998). In termini di produzione nel 1998 ha realizzato una PLV di 13 Milioni di euro (INEA). La corilicoltura è un comparto potenzialmente suscettibile di sviluppo, in considerazione del fatto che la varietà prevalentemente coltivata (Nocciola di giffoni IGP) è apprezzate dal mercato e dall’industria dolciaria. Anche le potenzialità di mercato sono molto alte se si tiene conto che l’Unione Europea è deficitaria di frutta secca ed è il primo importatore mondiale con un trend in continuo aumento. Nel contesto delle zone agricole interne la corilicoltura riveste non solo una rilevante importanza economica, ma rappresenta anche una significativa valenza ambientale, di tutela del paesaggio e di contenimento del dissesto idrogeologico.